3829 recensioni a vostra disposizione!
   

FIN AOUT; DEBUT SEPTEMBRE Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 19 febbraio 1999
 
di Olivier Assayas, con Mathieu Amalric, Virginie Ledoyen, François Cluzet, Jeanne Balibar (Francia, 1998)
 
Mathieu Amalric (due occhi da furetto spiritato, ma dovrà pure trovare un'altra espressione) si è separato da Jeanne Balibar (sempre di più convinta di rappresentare per gli anni Novanta l'egeria alla Bernadete Lafont per il gruppetto dei soliti) ma non sa se mettersi sul serio con Virginie Ledoyen ("la più bella fra le giovani attrici di Francia"...), sexy ma discretamente fusa.

Più occupato a farsi strada in un piuttosto nebuloso ruolo di editore che a far ordine nel proprio universo sentimentale, Gabriele subisce l'ascendente di Adrien (François Cluzet; il solo a meritarsi in effetti il delirio osannante della critica Cahiers-dipendente). Quando questi scompare, vittima prematura di un male alla moda, i nodi vengono al pettine. E Gabrel troverà solo allora la forza per staccarsi definitivamente dall'ex-compagna per mettersi definitivemente con Anne: questo, perlomeno, nelle intenzioni di chi ha scritto il soggetto.

Freneticamente angosciato nel tentativo di carpire la realtà che lo circonda, il cinema di Assayas abbraccia allora l'universo letterario dei propri personaggi. Si capisce benissimo (fin troppo: ed è proprio il suo limite) il fine, di per sé nobilissimo, delle convulsioni impressionistiche nelle quali si frammenta la visione del regista: sottolineare l'esigenza di ancorare ad un itinerario esistenziale coerente, assoluto (come quello dello scrittore interpretato da Cluzet; riconosciuto, come succede a troppi, soltanto dopo la sua scomparsa) lo sbando di una generazione. Che vive in un eterno riflusso, vogliamo comodamente definirlo della delusione del sessantotto?

Ma lo stile - una volta ancora - è la trascrizione più evidente delle idee. E quello di Assayas vive certamente della sensibilità con la quale è reso l'istante, della forza intuitiva di cogliere il momento. Ma si scioglie in mille divagazioni, ovvietà, narcisismi, entusiasmi di tipo post-adolescenziale quando si tratto di organizzare questi momenti privilegiati in una vera e propria riflessione.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda